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Ex Aeronautica Caproni

 

Lo Stabilimento Aeronautico "Caproni"  è un complesso architettonico costituito da una serie di corpi di fabbrica disposti lungo l'impluvio di una stretta gola racchiusa dai rilievi collinari del territorio da Predappio Nuova. Inglobando due preesistenti edifici gemelli appartenenti alla società Zolfi, che estraeva dal colle il materiale, nel 1933 iniziarono i lavori della parte bassa del complesso.

Fu per volere di Benito Mussolini che, nel 1935, lo Stabilimento avviò la produzione di velivoli ad alto contenuto tecnologico; egli volle che una fabbrica prestigiosa desse lustro e occupazione al suo luogo nativo; e sorse così questo complesso, capace di dare lavoro a un migliaio di persone.

I due piani sui quali venne impostata dividevano le lavorazioni meccaniche della fresatura e torneria da quelle, al piano superiore, di saldatura e intelaiatura. Ben presto venne dotata anche di due capannoni, oggi non più esistenti, situati col retro dello stabilimento ed a quota superiore, dove vennero ricavati i reparti idonei alle lavorazioni finali di falegnameria e montaggio, accessibili tramite una strada laterale.

Nell'estate 1940 vennero completati i progetti dell'Ingegnere Alessandrini di Bologna per il nuovo ampliamento; un capannone rettangolare di grandi dimensioni raggiunge la quota più alta del complesso edilizio, in prossimità della cima del colle, attraverso la sovrapposizione di quattro diversi livelli che, seguendo il profilo della gola, assumono planimetrie sempre più grandi, dal basso verso l'alto.

I velivoli venivano realizzati in sito nelle varie parti, utilizzando la tecnologia mista metallo-legno che era tipica dell’epoca; venivano quindi assemblati presso il vicino aeroporto di Forlì, dove si procedeva anche al collaudo operativo.

Lo Stabilimento fu inizialmente dedicato alla costruzione su licenza dei velivoli trimotori "Savoia Marchetti S. M. 81". In seguito, si specializzò nella fabbricazione del "Caproni Ca. 164", un biplano monomotore con finalità di addestramento, dalle qualità non eccelse (causò anche un incidente mortale in fase di primo collaudo). Essendo però determinante per la sopravvivenza dello stabilimento, ne fu iniziata la produzione in serie prima ancora che il collaudo definitivo venisse accettato e ne venne modificato  l’impiego: da aereo di addestramento, ad aereo di collegamento.

Durante la Seconda Guerra Mondiale lo Stabilimento fu potenziato e dotato una serie di cunicoli sotterranei per proteggere le lavorazioni dai bombardamenti.

La fine del conflitto sancì anche il declino della Caproni, stritolata da una profonda crisi economica.

Lo Stabilimento, ora diroccato, in completo abbandono e sostanzialmente fatiscente, non riscuote alcuna attenzione ed è invaso letteralmente da vegetazione selvaggia, corroso dall’azione degli agenti atmosferici ed in parte  trasformato in caotico e lugubre deposito di rifiuti. In un passato non molto lontano venne utilizzato per allevamento di polli e in seguito per coltivazione di funghi.

 

Fonte http://www.linthout.it/caproni-stabilimento.html

Un po' di storia...

 

Voluta da Benito Mussolini nella sua città natale, la Caproni, fabbrica leader nella costruzione di aerei, vide la luce nel 1935 e dava lavoro a più di 1000 operai...

 

http://ignotodelcielo-pier.blogspot.it/2012/02/la-ricognizione.html

 

 

http://www.prog-res.it/blog/2012/06/ex-stabilimento-aeronautico-caproni-di-predappio/

 

http://www.stenos.it/html/caproni_predappio.html

 

http://www.delcampe.it/items?catLists%5B0%5D=2896&language=I 

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Caproni_Ca.164

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