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In Front of Monopoli

(Colonia Centro Italiano di Solidarietà Sociale Alessandro Balducci)

 

La prassi è quella di sempre, solo che stavolta la tensione entrando è alle stelle... entrato da un apertura sul retro, coperta da delle travi di legno, si accede a dei saloni senza troppi segni di vita, solo qualche giornale rumeno... Procedendo poi verso l'interno le cose cambiano, i segni di vita ci sono eccome, e anche pericolosamente recenti.... Si capisce subito che li ci vive qualcuno o ci viveva fino a poco tempo fa... Borse della spesa, giochi per bambini, pane ammuffito, piante ancora verdi, con un po' d'acqua nei vasi... giornali di qualche mese addietro, rifiuti "freschi", materassi, biciclette e vestiti, montagne di vestiti....

In ogni sezione dell'edificio ci sono "appartamenti" diversi, segno della condivisione dello stabile da parte di vari "nuclei familiari"... ci sono proprio tutti gli oggetti di uso comune e perfino una lista della spesa scritta sul muro.... 

Con cautela mi aggiro per le varie stanze, lasciando la 5D e brandendo una spranga di ferro... fortunatamente non trovo nessuno... avanzo ancora nel mio tour silenzioso, scattando di tanto in tanto ma aspettandomi da un momento all'altro di sentire qualcosa o peggio, di vedermi arrivare qualcuno.. Di nuovo per fortuna non accade.

Poi nell'ultima parte dello stabile la tensione si fa di nuovo alta, arrivo in un vero appartamento improvvisato con cura... anche se senza praticamente luce naturale, ricoperto di sporcizia polvere ed umidità mi chiedo come si possa vivere così... Mi trovo davanti a cucina, sala, camera dei genitori e del bambino.... un vecchio frigo e un espositore di creme solari come armadio, ancora pieno di vestiti e di oggetti e ricordi di ogni specie, cartoline, cd, libri di scuola, suppellettili, di tutto... il bagno (ovviamente senza acqua corrente), accappatoi e asciugamani sparsi ovunque, poster attaccati al muro della camera, cassetto con pile, cianfrusaglie e "cialis"... Portafogli con documenti e decine di aquiloni, un costoso giubbotto da motociclista...

Il tour è finito, esco, tiro un sospiro di sollievo, ancora una volta è andata bene...

Ritornando alla moto mi chiedo però come diavolo sia possibile tutto questo, considerando anche il fatto che l'edificio in questione è a pochi passi dalla stazione della Benemerita Arma dei Carabinieri...

Comunque, sistemo le mie cose, comprate con la fatica di due lavori, e torno a casa... devo riposare perchè il giorno dopo si lavora... Solo una cosa mi ronza per la testa... Non ho proprio capito un cazzo... 

 

Aggiornamento...

 

Testo tratto dalla pagina Facebook: "Tesori Abbandonati"

TIPOLOGIA: colonia.
ANNO DI COSTRUZIONE: 1958, pienamente operativa negli anni 60-70.
INFORMAZIONI: tipico esempio di colonia marina situata a ridosso del mare. Edificio di ampia metratura disposto su più livelli e circondato da un vasto giardino privato.
Internamente nell'atrio d'ingresso della struttura ricettiva si erge un pino dal pavimento, evidentemente in fase di costruzione si preferì non abbatterlo. La sala mensa presenta una forma esagonale molto suggestiva.
CURIOSITÀ: l'immobile nel suo complesso fa parte del Piano Unitario Città delle Colonie, approvato nel 2008 da una delibera comunale, la quale prevede riqualificazioni ambientali di intere aree prive, al momento, delle più comuni opere di urbanizzazione (marciapiedi, parcheggi ecc.); nonostante tale Piano sia stato redatto perseguendo la massima flessibilità rispetto a quanto permettano le norme provinciali, deve comunque essere attuato tramite piani urbanistici attuativi di iniziativa privata i quali incentivano la demolizione ed impongono una razionalizzazione delle volumetrie prevedendo una cessione del 25% della superficie territoriale all'amministrazione comunale da destinare ad opere pubbliche (spazi verdi, piazze, piste ciclabili ecc..); sarà forse questa cessione unita alla crisi economica che ci affligge a bloccare gli investimenti privati? Da fonte del 2013 la Colonia fa parte di un Piano Attuativo non al momento convenzionato.
STATO DI CONSERVAZIONE: decaduta negli anni in uno stato di degrado che ne compromette ogni riutilizzo, si presta da rifugio di fortuna per senzatetto e la sua demolizione è imminente. La vegetazione ha completamente avvolto sia la struttura fronte-strada sia i dormitori sul retro e non sembra strutturalmente recuperabile.
FOTO: scattate nel 2015.
‪#‎tesoriabbandonati‬

 

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